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“Tre proposte diverse dall’opposizione: prima di andare in Consiglio necessario mettere ordine e valutare opportunità di presentare un documento unico che vada al di là degli schieramenti”

La tematica della Sanità è al centro del dibattito politico da diversi anni, ancora di più in questi mesi dove bisogna sviscerare al meglio gli argomenti e approfondirli nelle sedi istituzionali competenti. Se, difatti, lasciassimo che qualsiasi associazione o comitato (che pur vanno rispettati e ascoltati, sia chiaro, quando non strumentalizzati o politicizzati) si sostituisse agli organismi istituzionali, ci sarebbe un vero e proprio fallimento dell’ esercizio democratico.

Dall’ altro lato, tra i gruppi di maggioranza e –soprattutto- opposizione, sarebbe augurabile maggiore chiarezza, unità di intenti e progettualità sulle proposte da portare avanti, al netto di richieste estemporanee e di breve periodo. Ad oggi, infatti, al netto dei percorsi istituzionali che possono avere passaggi più o meno brevi, esistono ben 3 documenti di natura diversa presentati da 4 gruppi di opposizione e relativi alla Sanità.

Pertanto, rispetto alla possibilità di convocare il consiglio comunale durante le vacanze estive o a Ferragosto, quindi, da parte mia come sempre c’è massima apertura e ascolto, data l’importanza del tema, ma visti i fatti sopra elencati suggerirei di seguire un altro percorso, più ordinato, proprio perché l’argomento della Sanità dovrebbe essere caro a tutti. Penso che un passaggio in Commissione, al fine di cercare la condivisione di intenti necessaria a rendere la voce del Consiglio Comunale unica e forte, sia dovuto, al di là di qualsiasi Partito o Movimento o Comitato che possano mettere la bandiera su di un tema così delicato.

Pertanto proporrei e suggerirei di far convocare, per l’ultima settimana di agosto o comunque subito dopo le vacanze estive (in modo che tutti gli attori coinvolti possano essere presenti per portare il proprio contributo) la commissione competente o, in alternativa, una conferenza dei capigruppo per valutare l’opportunità di convergere su un documento unitario firmato dai gruppi di maggioranza e opposizione. Da lì poi si potrà andare in Consiglio Comunale, possibilmente con un atto condiviso, per avanzare una proposta organica su questa importante e delicatissima tematica.

Spacca in visita all’ospedale di Senigallia, Romano: “interesse tardivo”

Il candidato PD: “Con le prossime elezioni regionali si chiuda la stagione del protezionismo fabrianese”

Finalmente nella giornata di ieri (martedì 19 maggio, Ndr) abbiamo avuto l’onore di rivedere il governatore Gian Mario Spacca in visita al nostro ospedale. Un interesse un po’ tardivo e, diciamocela tutta, anche un po’ sospetto, vista l’imminente scadenza elettorale.Dario_pc

Eh già, perché dopo la riorganizzazione della ex zona voluta da Spacca, tutta volta a favorire l’area del fabrianese a discapito dei servizi gli altri territori, il governatore si è tenuto ben lontano da Senigallia e dal suo ospedale. Si pensi solo allo spostamento a Fabriano degli uffici amministrativi,fortemente contrastato dalla nostra Amministrazionecomunale, che ha prodotto non solo disservizi per i lavoratori e per l’utenza, ma anche sacche di inefficienza dovute alla necessità dei nostri operatori di spostarsi continuamente verso l’area montana, perdendo centinaia e centinaia di ore.

Se oggi l’ospedale di Senigallia resiste, lo si deve alla professionalità del personale, e alle azioni messe in campo con grande determinazione dal sindaco Maurizio Mangialardi e all’assessore Fabrizio Volpini per difendere i servizi essenziali e iniziare a recuperare funzioni che rischiavano di sparire, su tutte neurologia e cardiologia.

L’auspicio è che con le prossime elezioni comunali e regionali si chiuda definitivamente la stagione del protezionismo fabrianese, che ha avuto in Spacca il suo alfiere e che oggi, a Senigallia, gode del cieco sostegno dei candidati di Marche 2020 Gabriele Cameruccio e Alessandro Cicconi Massi.
L’obiettivo è aprire con Luca Ceriscioli in Regione una stagione di grande rilancio per la sanità senigalliese.

Dario Romano

 

Trattamenti sanitari: sul registro delle dichiarazioni anticipate

(da viveresenigallia.it) – Mercoledì si è votato, in Consiglio Comunale, l’istituzione del registro per le dichiarazioni anticipate di volontà relative a trattamenti sanitari. Non si è trattato di una svolta epocale, come qualcuno ha scritto o detto, perché un Comune ha una piccola voce in capitolo su una tematica così delicata, e anche la valenza giuridica di un atto come questo è da considerarsi relativa e non assoluta.

E’ chiaro che, da un punto di vista legislativo, il Comune con questo registro non vuole in alcun modo sostituirsi al legislatore nazionale che, purtroppo, ancora non ha avuto il tempo o il coraggio di regolare la materia. Nondimeno, bisogna considerare l’approvazione di questa pratica (con 24 voti a favore e 1 contrario) come un segnale importante che viene dall’Amministrazione e da tutta la politica.

testamentobiologico

La libertà di un singolo individuo passa anche attraverso questi piccoli traguardi, che si raggiungono grazie agli enormi sforzi di chi sostiene una causa. Con questa dichiarazione, infatti, c’è la possibilità (e non l’obbligo) di nominare un fiduciario che, in caso di sopravvenuta incapacità di intendere e di volere, si impegni a garantire lo scrupoloso rispetto delle proprie volontà. Inoltre, tra le disposizioni post mortem, c’è l’opportunità di autorizzare o meno la donazione degli organi per trapianti che potrebbero salvare la vita ad altre persone.

Il Comune di Senigallia, mercoledì, non ha deciso di dare lezioni di etica o di filosofia, che sarebbero fuori luogo in una sede politica di tali dimensioni: ha semplicemente offerto una opzione in più ai cittadini che ne faranno richiesta, visto che l’iscrizione al registro non è obbligatoria. Spero, chiaramente, che mai nessun collega, cittadino o amico debba trovarsi mai in una situazione per il quale si debba ricorrere all’uso di tale dichiarazione, però è necessario che in questo momento la politica si assuma delle responsabilità forti, nel pieno rispetto di tutti i cittadini.

Laddove il legislatore nazionale è in difetto, quindi, è giusto che tanti piccoli soggetti abbiano il coraggio di parlare di una materia così sensibile e delicata.

E’ doveroso, in una società civile e cosciente, che lo Stato non interferisca in alcun modo sulle libertà del singolo individuo. Questo significa, talvolta, rispettare delle volontà che di primo acchito possono apparire assurde, ingiustificate, istintive. Dietro, invece, spesso nascondono l’esigenza di essere rispettati come individui a 360°.

Ho votato coscientemente a favore dell’istituzione del registro, ma non mi vergogno di dire che non so cosa farei qualora mi trovassi in una situazione simile: l’ideologia è ben diversa dalla realtà dei fatti.

D’altro canto, va detto che lasciare un opzione in più alle persone non dovrebbe essere vista come una anormalità, ma come una grande conquista ed opportunità per tutta la Società ed i cittadini.