Spending review: “bene il riordino delle province nelle Marche, male la chiusura dell’aeroporto a Falconara”
Secondo le ultime indiscrezioni, la revisione della spesa pubblica toccherà anche il traffico aeroportuale italiano. Infatti, il ministro Passera ha in mente un piano che riduca gli scali passeggeri dai circa 60 attuali a 40. Tra gli aeroporti “soppressi”, purtroppo, ci sarebbe anche quello di Ancona-Falconara.
La chiusura del traffico passeggeri all’aeroporto di Falconara sarebbe un fatto gravissimo, per il Comune di Senigallia, la Regione Marche e tutte le altre municipalità marchigiane.
Senza entrare nel merito tecnico della questione, cosa che peraltro non mi compete, dal punto di vista dei cittadini e dei loro diritti è inaccettabile che l’unico aeroporto delle Marche adibito al traffico passeggeri perda ogni genere di sovvenzione statale. Il declassamento, infatti, sarebbe riconosciuto, soprattutto all’estero, come una perdita di un patrimonio strategico per tutta la Regione Marche e il centro-Italia.
Nessuno nega che ci sia la necessità di una spending review che sia efficace nel settore dei trasporti: ciò, però, come ho ripetuto più volte, non deve tradursi in tagli lineari e indiscriminati, frutto di una triste e superficiale “contologia”. Questo non significa iniziare dei discorsi campanilistici, che sarebbero pretestuosi e privi di ogni logica: penso al riordino delle province nelle Marche, ad esempio, che mi trova assolutamente d’accordo poiché in una regione di 1
milione e mezzo di abitanti cinque province erano e sono troppe.
Privare, però, la Regione Marche e tutti i cittadini marchigiani di un bene unico come un aeroporto – per ciò che riguarda il traffico passeggeri, poi, potremmo elencare gli svantaggi che ciò comporterebbe per un comune turistico come il nostro – sarebbe un autogol clamoroso da parte di un governo tecnico che per colpe non sue è costretto ad usare l’accetta per ripianare i disastrati conti pubblici.
Ho presentato una mozione in consiglio comunale contro questo declassamento: sarebbe determinante, però, che anche gli altri comuni marchigiani votino compattamente un documento di questo tipo. Per far capire, a chi ci governa, che le Marche sono unite sin dal più piccolo comune fino al capoluogo di regione contro la chiusura del traffico passeggeri del nostro aeroporto.