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Tirocini formativi: ‘Si cambi la legge, offerta formativa ma anche diritto al lavoro’

(da viveresenigallia.it) – Dario Romano, consigliere comunale della lista civica di centro sinistra ‘Vivi Senigallia’, nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 9 marzo ha voluto portare l’attenzione dell’agenda politica locale sulla ‘disoccupazione giovanile’ e più in generale sui ‘giovani’, considerata dallo stesso consigliere “una delle partite più importanti sul quale gioca il futuro del Paese”, presentando un ordine del giorno sui tirocini formativi approvato dall’Assise. tirocinio

“L’Amministrazione – sottolinea Dario Romano durante il proprio intervento in Consiglio -si impegna a chiamare tutti i soggetti, fossero essi pubblici o privati, ad una maggiore responsabilità nei confronti di quei ragazzi che poi andranno a comporre il nostro tessuto lavorativo tra qualche anno. Ciò significa che il tirocinio formativo deve essere considerato uno strumento di complemento all’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani: un tassello che sia parte di un progetto organico e complesso, che al giorno d’oggi manca in Italia”.

“In effetti, se si guardano le azioni politiche poste in essere dal Governo, -continua il Consigliere di Vivi Senigallia- troviamo una certa pochezza di proposte e contenuti per quanto riguarda le politiche del lavoro per i giovani. Diventa quindi un’esigenza, quella di iniziare ad alzare la voce di fronte all’utilizzo distorto di uno strumento che, paradossalmente, dovrebbe favorire e agevolare l’introduzione al mondo del lavoro. Sia chiaro, al tirocinio formativo non è scritto da nessuna parte che debba seguire un’assunzione certa: basta leggersi il “pacchetto Treu” del 1997 per accorgersi di ciò. Difatti, le finalità del tirocinio sono prettamente formative, una sorta di assaggio di quello che sarà il mondo lavorativo che si dovrebbe affrontare di lì a breve”.

Pertanto “la disoccupazione giovanile va combattuta fortemente -conclude Dario Romano- ma noi giovani abbiamo il compito di mettere in difficoltà i nostri potenziali datori di lavoro. Come? Studiando, facendo esperienze e arricchendo il nostro bagaglio personale di conoscenze. Non dobbiamo permettere a nessuno di rubarci i nostri sogni, né tantomeno il nostro futuro”.