Senigallia, non si trovano le gru, il dragaggio del Misa deve slittare: ecco il programma
SENIGALLIA – Non si trovano le gru necessarie ad eseguire il dragaggio del Misa e l’intervento slitta alla settimana prossima. Il cantiere riguarda il tratto centrale dal ponte Garibaldi verso valle. Gli operai avrebbero dovuto iniziare a lavorare la prima settimana di giugno. Così aveva annunciato il sindaco nel corso del consiglio comunale dello scorso 31 maggio, ricevuta comunicazione dalla Regione.
«Il dragaggio tra i due ponti avverrà a metà della prossima settimana – spiega Stefano Aguzzi, assessore regionale alla Protezione civile -, perchè la ditta sta cercando delle gru a noleggio, che non trova quindi partiranno la prossima settimana».
Si tratta di un intervento importante perché la rimozione dei sedimenti dal letto del fiume consentirà di aumentarne la portata e, quindi, di far defluire verso il mare, in caso di piena, un maggior quantitativo di acqua. La prossima settimana invece, ma non c’è ancora una data, sarà aperta al pubblico la passerella ciclopedonale di fianco a ponte Garibaldi. Sono in corso di ultimazione gli ultimi interventi accessori, poi la Regione consegnerà ufficialmente l’opera al Comune che potrà utilizzarla.
«Gli annunci»
«Gli annunci sulla passerella ciclopedonale proseguono – lamenta Dario Romano, capogruppo del Pd -. Dopo aprile, dopo maggio, dopo inizio giugno, dopo il 10 giugno, ora settimana tra 19 e 25 giugno. Una data precisa è difficile da fissare». Ci sono dei passaggi tecnici indispensabili come il verbale del collaudo e la fine dei lavori che sono ancora in corso. Nel caso della passerella lo slittamento delle date è dovuto anche ai giorni di allerta meteo che hanno imposto lo stop del cantiere. Non appena verranno spostati i sottoservizi di Ponte Garibaldi nella passerella, questo potrà essere demolito permettendo così di ampliare ulteriormente la sezione idraulica, eliminando le pile in alveo che ad ogni piena trattengono grossi rami e tronchi, ostacolando il regolare deflusso della piena.
fonte: Corriere Adriatico