Romano (PD): “Ecco come si fa il ponte degli Angeli con i martinetti”
Mentre l’amministrazione comunale guidata da Olivetti cerca di inserire nel dibattito continue armi di distrazioni di massa per non parlare del ponte Garibaldi, continuiamo a dare visibilità ad alcuni temi in vista del Consiglio Grande.
Sono stato in sopralluogo a Torino per vedere il Ponte Carpanini, un ponte coi martinetti costruito dopo l’alluvione del 2000 della Dora. In caso di piena, il ponte si può sollevare di 1,20-1,30 m circa. Non vi è stata la necessità di devastare la viabilità circostante, ovviamente, in quanto opera meno impattante. Un esempio di come si possano prevedere e realizzare alternative. Direte: “Ok, ma l’anno di costruzione è prima del decreto 2018 sul franco idraulico”. L’interpretazione letterale della norma, però, dice che non si può sollevare un ponte durante una piena. Se la piena ancora non c’è, infatti, e si vuole sollevare come precauzione, la norma non lo vieta. Chiederemo ad Acquaroli, Babini e Olivetti cosa ha detto il Ministero in merito e se mai gli è stata proposta questa soluzione. In questo modo si smonterà definitivamente la narrazione dell’unico ponte possibile.
Un altro ponte è possibile, ma non un ponte autostradale in pieno centro.
PS: poi si potrà parlare di altre visioni e prospettive che, per fortuna, non si limitano a portare più automobili, traffico e smog in centro storico, mentre il resto d’Europa va nella direzione esattamente opposta. Lì dovremo avere coraggio.
Dario Romano
Capogruppo PD