Il Presidente Romano sulla mozione anti-fumo: “Senigallia non è la città dei divieti”
Senigallia 29/04/2019 – Senigallia dice sì al divieto di fumare in spiaggia e nelle aree pubbliche all’aperto ma solo se subordinato ad una legge nazionale.
Il Consiglio Comunale ha discusso lunedì pomeriggio la mozione presentata dal consigliere del Gruppo Misto Riccardo Mandolini che chiedeva l’introduzione di una ordinanza, che vietasse con decorrenza a partire dal 1 giugno prossimo, “il fumo in tutte le spiagge, nei giardini e parchi pubblici, alle fermate di bus, in presenza di donne incinte e di bambini, con conseguente sanzione pecuniari per i trasgressori”. Una mozione che è piaciuta come finalità ma non nei dettagli tecnici. Troppe infatti le restrizioni contenute nella mozione che, se trasformata in una ordinanza, aprirebbe la strada, secondo quanto sostenuto dal sindaco Maurizio Mangialardi, ad una sequela infinita di ricorsi a chi si becca la multa. E questo perchè l’ordinanza non sarebbe suffragata da una legge nazionale
“Personalmente sono assolutamente favorevole all’introduzione del divieto di fumo anche nelle spiagge e nelle aree pubbliche perchè è un grande atto di civiltà e di rispetto della salute di tutti ma vanno trovate le modalità più consoni per l’introduzione di questo tipo di limitazione -afferma il sindaco Maurizio Mangialardi- serve una legge nazionale”. Il rischio sarebbe quello di avere una ordinanza giuridicamente poco incisiva e dunque facilmente impugnabile. “Anche l’ordinanza che abbiamo fatto che vieta la plastica monouso in spiaggia è una ordinanza stiracchiata, anche se c’è una norma europea che ci impone questo divieto entro il 2021 e rispetto alla quale il governo nazionale potrebbe anticipare i tempi con una sua normativa -aggiunge Mangialardi- in questo caso la mia proposta è quella di riformulare la mozione in un impegno, che il Consiglio Comunale dovrebbe suggellare, che impegna i parlamentari a varare una legge contro il fumo in spiaggia”.
L’ordinanza comunale contro il fumo avrebbe creato anche altri problemi, a cominciare dal mancato confronto con gli operatori turistici e alla possibilità di pensare aree per i fumatori. Alla fine tutto il Consiglio si è detto d’accordo sulla bontà del principio di dire basta al fumo passivo del vicino di ombrellone o del vicino alla fermata dal bus ma meglio rivedere la mozione. La mozione è stata così rinviata al vaglio della commissione consiliare per una riformulazione in un “impegno” nei confronti dei parlamentari per una legge nazionale.
di Giulia Mancinelli
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