Dario Romano al sindaco di Senigallia: “Ecco tutta la verità sul Pnrr e sugli investimenti”
SENIGALLIA – L’ironia, spesso, se accompagnata alla realtà dei fatti, può essere un ottimo strumento per raccontare una storia. Non è questo il caso, però: la replica del sindaco alle critiche esposte non è infatti affatto ironica ma piccata, parziale e politicamente omissiva.
Senza entrare nel merito della provenienza dei fondi e dei progetti, il primo cittadino si è limitato a fare il solito elementare elenco delle attività svolte in questi 4 anni.
Quindi, per il nostro analogico sindaco, troppo spesso assorto sul suo taccuino e poco attento agli interventi dei consiglieri comunali, è giusto ricordare che gli interventi da lui scolasticamente elencati rientrano nei circa 25 milioni di euro del PNRR per la nostra città, di cui quasi 20 milioni finanziati dall’Europa tanto denigrata dai partiti a sostegno della sua amministrazione.
Queste sole risorse hanno permesso di liberare altri spazi per ulteriori interventi e manutenzioni: a questo propizio contesto bisogna aggiungere l’assenza del patto di stabilità negli anni della sua amministrazione, che ha generato ulteriori risorse disponibili, non di certo per merito di Olivetti.
Entrando nel merito dei progetti: ci sono asili nido, impianti sportivi, strade, opere strutturali, scuole tra cui la nuova Marchetti che, come in altri casi, nasce da un percorso disegnato dall’amministrazione Mangialardi.
Come la Marchetti, moltissimi progetti nascono dalle passate amministrazioni, altri dalle progettazioni degli uffici, le vere persone da ringraziare.
Non una indicazione o una visione dall’amministrazione comunale, capace di rivendicare sfacciatamente la pedonalizzazione di Lungomare Marconi e, contemporaneamente, investire 700.000 euro per comprare l’ex IAT a 20 metri e farci un parcheggio dove affogare tutto il traffico veicolare. Un esempio della incoerenza politica e della mancanza di visione, oltre che di un futuro senza idee.
Sulla lotta all’evasione torneremo nei prossimi giorni, per ristabilire la verità attraverso i fatti e le delibere, così come sulla provenienza dei tanti progetti in campo. L’ambiguità politica del sindaco, invece, è la stessa che lo contraddistinse nell’azione amministrativa a Ostra e che lo condusse all’opposizione. Metta a posto il taccuino, sindaco, e inizi a progettare assieme ai suoi assessori il futuro della città.
*Capogruppo Partito Democratico – Senigallia