‘Chiedere a Bruxelles di smantellare il nucleare in tutta Europa’
(da viveresenigallia.it) – Dopo i risultati del referendum sull’energia nucleare, è chiaro che la maggioranza degli italiani aventi diritto al voto si è espressa con un voto deciso e quasi unanime. Difatti, rispetto ai 50 milioni e 418mila italiani (inclusi i residenti all’estero), circa il 52% ovvero oltre 26 milioni hanno votato per l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare.
Questo segnale rappresenta un successo per una iniziativa referendaria che vedeva, tra gli altri quesiti proposti, quelli relativi all’acqua e al legittimo impedimento. Rispetto all’interrogativo posto sul nucleare, è doveroso precisare che questo voto ribadisce, per l’ennesima volta, la volontà del popolo italiano di vivere in un paese denuclearizzato al 100%. Il progresso tecnico e scientifico si basa anche sulla volontà che ha il genere umano di evolvere verso una società pronta ad accettare i cambiamenti e le sfide delle nuove generazioni: questo, però, non può insidiare in alcun modo e, soprattutto, con questi rischi, la salute della popolazione.
L’energia nucleare è stata una grande scoperta per l’uomo, questo è innegabile. E’ altresì vero che ci sono ancora diverse questioni irrisolte, che rendono l’atomo ancora non perfettamente sicuro per i cittadini. Gli errori tecnici; quelli umani; le calamità naturali: questi sono solo alcuni dei fattori che rendono ancora insicuro l’utilizzo del nucleare, per il quale il fattore di rischio è indubbiamente il più alto tra tutte le forme di energia.
E’ nostra responsabilità, in questo momento, pressare chi ci governa affinché la ricerca minimizzi ulteriormente il margine di errore, che per quanto riguarda il nucleare può risultare fatale anche in un’unica occasione, purtroppo. Inoltre, spingere presso le istituzioni europee è un altro punto cardine del contesto in cui ci troviamo: ciò va fatto per ideare, predisporre e attuare un programma di smantellamento nucleare che coinvolga tutti i paesi dell’Unione Europea.
Paesi come la Francia, la Slovenia, la Svizzera (Europa geografica ma non politica), a noi confinanti, dispongono tutte di centrali nucleari, spesso site vicino ai nostri territori. Ovviamente, in caso di calamità, saremmo direttamente coinvolti anche noi: è per questo che, insieme alla Germania, la quale ha manifestato intenzione di smantellare l’utilizzo delle centrali nucleari in 10 anni, dobbiamo proporre a Bruxelles un piano di smantellamento serio, in attesa che la ricerca faccia il suo corso e il progresso possa avvenire senza che la salute dei cittadini italiani ed europei possa esserne messa in pericolo.
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