Primo Incidente sul Ponte degli Angeli: pilomat solleva un’automobile in transito

SENIGALLIA  – Il primo incidente su Ponte Angeli “irrompe” in consiglio comunale, dove non sono mancate polemiche. Alle 16 un dissuasore che si stava alzando è rimasto incastrato sotto una Jeep, che in quel momento si stava immettendo sul ponte. Alla guida un uomo di Mondolfo. Le 16 è l’orario in cui la struttura diventa pedonale. La polizia locale sta effettuando accertamenti e verificherà anche le telecamere. È stato necessario chiamare il carroattrezzi per rimuovere il veicolo danneggiato.

«Informo che poco fa è avvenuto un incidente sul ponte – l’intervento in aula di Dario Romano, consigliere del Pd – del resto si apre e si chiude in continuazione, creando confusione. Mi è capitato di vedere pedoni camminare in mezzo alla strada quando è aperto alle auto». Immediata la replica del sindaco Massimo Olivetti «l’abbiamo riaperto alle auto in alcune fasce orarie perché tenerlo chiuso provocava problemi di traffico a via dei Portici Ercolani. Mi dispiace per l’incidente, cercheremo di capire cosa sia accaduto».

Nella seduta sono stati affrontati vari argomenti. Romano è tornato sulla questione delle luminarie poste dentro il fiume, contravvenendo alle disposizioni della Regione, a cui chiede di realizzare anche il ponte Garibaldi come fatto con Ponte Angeli. Il sindaco, riguardo al maltempo ha inoltre informato che «ho intenzione di chiedere un ristoro alla Regione per i detriti portati dal fiume durante la piena, perché non è giusto che se ne debbano fare carico i senigalliesi. Finirebbero nella Tari infatti». Tari altro tema particolarmente caldo. Il consigliere Chantal Bomprezzi (Pd) ha ribadito che «il Comune ha applicato un rincaro della Tari del 30% e che in modo strumentale ha voluto dare la colpa alla precedente Amministrazione».

«Gliela spiego punto per punto in modo bambinesco come si racconta una fiaba, altrimenti non ci capiamo – la replica del sindaco – L’aumento riguarda la somma che avremmo dovuto pagare lo scorso anno e che abbiamo ripristinato altrimenti ci saremmo ritrovati un altro buco anche quest’anno». Polemiche in serata durante la presentazione del regolamento sulle multe per chi abbandona i rifiuti. Il consigliere Campanile ha rischiato di essere portato fuori dall’aula per le proteste su vari aspetti del regolamento, tra cui l’obbligo dei sacchetti dei rifiuti trasparenti.

Sabtina Marinelli | Corriere Adriatico

Romano agli amministratori: “Il Misa non aspetta gli indecisi, si intervenga”

Il capogruppo del Pd chiede anche “perché sono state installate le luminarie all’interno del fiume?”

SENIGALLIA – Dopo l’ennesima brutta giornata a cui il Misa oramai ci ha abituato, il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che si sono adoperati per la difficile situazione che abbiamo vissuto: dipendenti regionali, comunali, forze di polizia, volontari di protezione civile in primis.

All’allerta arancione emanata dalla Regione Marche, infatti, si è attivata una macchina organizzativa, consolidata da anni, che ha prontamente affrontato le criticità e seguito le varie questioni con il massimo interesse e abnegazione. Ci sono però alcuni punti, alcuni specifici mentre altri più strutturali, da approfondire meglio.

A metà novembre con una mia interrogazione chiedevo al sindaco di rimuovere le luminarie nel fiume, in quanto non sicure. A oggi non ho ancora ricevuto risposta, ma le due piene del Misa penso abbiano fatto capire anche al più deciso degli indecisi che quelle luminarie, all’interno del fiume, non debbano essere collocate per nessun motivo, nemmeno estetico. Curioso anche il fatto che la Regione abbia autorizzato l’installazione e che il Comune, dopo la prima piena, si sia affrettato a specificare che queste non interferivano con il corso d’acqua. Le responsabilità politiche dell’Amministrazione comunale e dell’assessora Campagnolo su questa scelta insensata hanno potenzialmente prodotto, in serie: un tema di sicurezza: chi ha chiesto le autorizzazioni alla Regione e perché la Regione le ha concesse?; un utilizzo improprio di risorse pubbliche, che potevano essere destinate ad altro; un danno di immagine alla città, derisa per le stelline finite sott’acqua con rami e tronchi;

Oltre a ciò, è necessario riflettere su altri temi legati al fiume: lo sfioratore in zona Darsena ad esempio. È da mesi che denunciamo la limitata utilità dell’opera e i danni economici per le attività portuali e turistiche. Le foto di oggi, testimoniano che, anche in questo caso, il Comune deve prendere posizione contro una soluzione che avrebbe pochissimi vantaggi ed enormi criticità. Aspettiamo fiduciosi che gli indecisi si decidano.

Ponte Garibaldi: necessario, e l’ultima Commissione ci ha dato un elemento di riflessione in più, che si chiedano integralmente le risorse alla Regione, sia per la demolizione che per la ricostruzione. Esattamente come è stato fatto per il Ponte 2 Giugno. Non c’è bisogno di distogliere risorse dal project financing dello Stadio, stralciando la palestra e generando così un ulteriore gravissimo danno alle società sportive, già provate dai rincari delle tariffe appena approvate.

Vasche di espansione: dovrebbero partire a febbraio 2022, cosi ci hanno detto. Certo che se la Regione non ci avesse tolto mezzo milione di euro per il nostro fiume, nell’ultimo anno, sarebbe stato meglio.

Anche qui immaginiamo che sia sempre colpa di qualcun altro: il fiume, però, non aspetta gli indecisi. Si riprenda dall’assetto di progetto, gli interventi sono tutti scritti lì.

*Capogruppo Pd in Consiglio comunale – Senigallia

Fonte Quisenigallia.it

Progetti fiume Misa con più rischi che benefici: il Pd fa suoi i dubbi degli esperti

Bomprezzi rincara la dose: «Ci è stato tolto mezzo milione di euro senza che la nostra amministrazione proferisse parola». Romano: «Decide tutto la Regione, Comune politicamente commissariato»

I progetti di mitigazione del rischio idraulico a valle del fiume Misa non aiuterebbero in tal senso ma, anzi, contribuirebbero a aumentare i pericoli e le criticità per la città. A sostenere questa tesi sono stati alcuni esperti convocati per parlare nella commissione tenutasi nei giorni scorsi, a distanza di ben otto mesi dalla richiesta dei consiglieri del Partito Democratico Chantal Bomprezzi e Dario Romano. Ma non sarebbe il solo dato degno di nota: anche la questione dei finanziamenti “spostati” dal Misa all’Esino sono finiti al centro del dibattito politico, così come il tema del rifacimento di ponte Garibaldi, altro nodo per la sicurezza di Senigallia.

Durante la commissione di approfondimento sui lavori da fare sul fiume Misa sono intervenuti il presidente della Gestiport Mauro Rognoli e Marcello Principi, già dirigente alla difesa del suolo e segretario generale dell’Autorità di bacino della Regione Marche. Due personalità che, ognuna nel proprio campo, hanno espresso più d’una perplessità sui progetti di mitigazione del rischio previsti. In particolare è stato sottolineato che varie criticità deriverebbero dal prolungamento di 100 metri del molo di levante, come il progressivo accumulo di sedimenti, e dal canale scolmatore alla darsena, tra cui l’insabbiamento della stessa, l’accumulo di detriti e i rischi di tracimazione. Da parte del 70enne Rognoli, da marzo 2021 alla guida della società che gestisce il porto turistico di Senigallia e i servizi portuali e da parte del 68enne ex dirigente regionale è stato quindi consigliato di intervenire a monte e non a valle, dove si creerebbero più svantaggi che benefici, sia per le attività e le imbarcazioni della pesca senigalliese, sia per la città stessa.

Altro «dato preoccupante – evidenzia la consigliera Dem Chantal Bomprezzi – è che, dato che il progetto di prolungamento del molo di levante è fermo, ci è stato letteralmente tolto circa mezzo milione di euro previsto per Senigallia dai fondi europei, e dirottato sul fiume Esino senza che la nostra amministrazione proferisse parola. Il bilancio di questa Commissione è stato dunque che: sembra che si stiano portando avanti con priorità opere potenzialmente inutili e dannose per la città; ci sono state tolte, dalla Regione, risorse importanti a favore di altri territori. Il tutto nel silenzio e nell’inerzia del Sindaco e della Giunta che di fronte a un tema così delicato per i cittadini senigalliesi sembrano subire i processi piuttosto che governarli. A domanda specifica del consigliere Romano su quale fosse la posizione dell’amministrazione comunale in merito, alla presenza di ben due assessori, la risposta è stata il silenzio dei medesimi che a un certo punto si sono anche assentati dall’aula».

L’unica nota positiva sarebbe l’avvio a febbraio 2022 dei lavori per la realizzazione a Brugnetto delle famose vasche di espansione, già finanziate dalla Regione e di cui si parla da decenni. I lavori dovrebbero durare circa 2 anni.

Critico anche Dario Romano. Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale evidenzia i nodi venuti al pettine dopo mesi di campagna elettorale, tra cui anche la questione del rifacimento di ponte Garibaldi. Secondo gli esperti intervenuti in commissione, potrebbe «essere demolito e ricostruito interamente con fondi regionali». Quindi gli oneri di urbanizzazione derivanti dal project financing dello stadio Bianchelli potrebbero essere utilizzati non per il nuovo ponte, come ipotizzato dal sindaco stesso, ma per costruire la nuova palestra come inizialmente previsto dalla giunta Mangialardi. Due opere pubbliche anziché una. «Si vada in Regione e si battano i pugni sui tavoli – chiede Romano – come quando il sindaco era il presidente del Comitato a difesa dell’ospedale».

Lo stesso capogruppo, critico anche sui circa 500.000 Euro dirottati dal fiume Misa al fiume Esino, accusa la maggioranza di essere rimasta in silenzio su un importante tema come questo ma di essere stata solerte invece «nel fare i conti del ragioniere aumentando le tariffe a quasi tutte le società sportive e nello scrivere una lettera alla Regione per farsi autorizzare le luminarie fluviali».

Tirando le somme, gli esponenti del Partito Democratico ipotizzano che di fatto il Comune di Senigallia sia «politicamente commissariato», tanto da aver affidato – volenti o nolenti – i più importanti nodi cittadini alla Regione: fiume Misa, fondazione Città di Senigallia, turismo, Summer Jamboree, sanità. «Decide tutto la Regione, il Comune potrebbe anche non esserci, tanto non risponderebbero, come avvenuto in commissione. Avere una opinione che sia diversa da “è colpa di chi c’era prima”, ogni tanto, non guasterebbe» conclude ironicamente Romano.

Carlo Leone

Fonte: Centro Pagina

Intervista al capogruppo Pd Dario Romano: il punto sull’attività amministrativa svolta

Ad un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione, il capogruppo PD in Consiglio Comunale Dario Romano fa il punto sulle principazioni azioni intraprese.

Dalla tutela del Misa dal rischio idrogeologico, allo sviluppo del Porto Della Rovere, alla Fondazione Città di Senigallia al turismo.

Fonte: VivereSenigallia

“Perso mezzo milione per la sicurezza del Misa. Olivetti si faccia rispettare in Regione”

Il Capogruppo PD Senigallia Dario Romano sui fondi destinati al fiume e il progetto di prolungamento del Molo di Levante

Era il 23 marzo del 2021, quando durante la Commissione Urbanistica da noi richiesta sul fiume sollevammo forti perplessità sul progetto di prolungamento del Molo di Levante.

110 metri di prolungamento, un progetto alquanto impattante, tanto che la Provincia ha richiesto al Consorzio di Bonifica la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dopo aver letto le osservazioni di alcuni professionisti del settore e docenti universitari, i quali sollevavano grandi dubbi sull’utilità dell’intervento.

In quella Commissione, con il Sindaco presente, il dirigente regionale, dopo aver usato parole molto forti contro quei professionisti che avevano espresso le proprie osservazioni, dichiarò che se i fondi non fossero stati utilizzati sarebbero stati “dirottati” altrove. Alla fine è accaduto proprio questo e dal bilancio regionale ci sono state tolte risorse per più di mezzo milione d’euro. Risorse che erano destinate al nostro fiume.

E’ ora che il Sindaco si faccia sentire, su questo argomento non si può prendere tempo: si deve evitare in ogni modo che si facciano interventi che non abbiano alcuna utilità – così sembrerebbe sia per il prolungamento del molo che per l’altro intervento del canale scolmatore, che potrebbe potenzialmente danneggiare tutte le attività economiche e turistiche del nostro Porto.

Inoltre, sull’escavo, ancora è tutto fermo e non si capisce quando e come ripartirà l’intervento. Siamo esterrefatti dall’assenza del nostro Sindaco e dell’Amministrazione su decisioni così importanti: sulle vasche d’espansione, intervento che stiamo aspettando da anni, unica vera azione prioritaria nella difesa della città e finanziato finalmente nel quinquennio scorso, cosa si sta facendo? Per affrontare i temi legati al fiume non basta rivendicare finanziamenti di modeste entità, serve una visione complessiva che parta dalla vallata e arrivi sino al centro e al porto della nostra città.

Fonte: Senigallia Notizie

Romano (PD): “Approvata all’unanimità in Consiglio la mozione sulla tampon-tax”

“Votata all’unanimità la mozione proposta dall’opposizione (prima firmataria Margherita Angeletti) sulla Tampon Tax”. Ad annunciarlo è stato il capogruppo PD Dario Romano, subito dopo l’approvazione in consiglio comunale giovedì pomeriggio.

“Tra gli impegni, si darà mandato, alle Farmacie Comunali, previa verifica, di predisporre un minor margine di guadagno sui prodotti sanitari ed igienici femminili (quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali) in favore del risparmio delle utenti cosi da dare la garanzia alle donne di poter acquistare questo bene primario ad un prezzo congruo” -spiega Romano.
Fonte Viveresenigallia.it

Il Capogruppo PD Senigallia sui lavori pubblici annunciati dalla giunta Olivetti

Dario Romano: “Mancata programmazione, sulle ciclabili e sulla mobilità scelte senza visione, coraggio. Si cerca solo consenso”

Dopo aver letto gli annunci della giunta in merito ai lavori del prossimo autunno, è bene rimettere in fila alcune questioni per informare e coinvolgere la cittadinanza su alcune scelte.
Partendo dal tema delle piste ciclabili, possiamo vedere come quest’Amministrazione, con una scelta a dir poco discutibile, vorrebbe non far passare il tracciato sul lungomare Mameli. La Ciclovia Adriatica che non passa sull’Adriatico. Al di là del tema della sosta e dei parcheggi, condivisibile e da affrontare, in questo caso manca il coraggio delle scelte. Un lungomare con la pista ciclabile, riqualificato con fondi europei, sarebbe un grande elemento aggiunto in termini di vivibilità, sicurezza, qualità della vita. Invece cosa si fa? Si aggira il problema inventando tracciati alternativi, per non scontentare nessuno. O per scontentare tutti.

Lungomare Da Vinci: qui sono stati stanziati ben € 150.000 (!) per tornare al doppio senso nel tratto che va dal circolo Fratelli Bandiera fino al sottopasso delle ex colonie Enel. Oltre ad una scelta molto discutibile in termini di sicurezza (un doppio senso è molto più pericoloso di un senso unico) c’è da registrare che, in questo progetto, inserendo il doppio senso da lato monte si perderebbero circa il 40% di parcheggi, con un evidente danno per le attività commerciali della zona, salvo che questi non si recuperino in altre aree limitrofe.

Le priorità di quest’amministrazione sono quindi: 1.mobilità di camion, automobili, veicoli; 2.parcheggi; 3.mobilità ciclabile; 4.sicurezza di pedoni, ciclisti e utenti.

La sicurezza, com’è dimostrato ampiamente, viene all’ultimo posto. Il consenso viene al primissimo posto, d’altronde le valutazioni che sono messe in campo hanno questa impostazione. E’ necessario, invece, su scelte così importanti, guardare al futuro con coraggio, visione e condivisione con le associazioni di categoria e l’intera cittadinanza.

Forse era meglio continuare a “copiare” dal candidato Sindaco di Milano Parisi come già è stato fatto nelle linee programmatiche, a questo punto: qualche spunto utile sarebbe certamente venuto fuori.

“Fondazione e Jamboree, serve chiarezza per le scelte future”

Partiamo dal bilancio dopo un anno di mandato…
In questo primo anno, dove tutto è stato meno frenetico del solito per via del covid, ci saremmo aspettati una
maggiore programmazione del futuro. Invece è tutto un “valuteremo”, “vedremo”, “decideremo”. In realtà la cifra
amministrativa politica del Sindaco, e quindi dell’Amministrazione, è improntata sull’attesa perenne e sulle non
decisioni. Come opposizione stiamo incalzando con diversi temi e proposte, ma il tutto viene sempre rigettato al
mittente, ultimi due esempi le proposte per le agevolazioni sugli affitti ai giovani e la mozione sulla “tampon tax”.

Vaccini e covid: come giudica l’operato dell’amministrazione?
Al di là del ringraziamento che tutti noi dovremmo fare ai medici, agli infermieri, agli operatori e alla protezione civile
per la dedizione e l’impegno che stanno mettendo, in questi 365 giorni c’è da registrare una certa ambiguità sul tema
covid e vaccini da parte di alcuni esponenti di maggioranza di giunta e consiglio. Tra un evento in Piazza Roma, un
manifesto attaccato, un post sui social. Ci si nasconde sempre dietro la “libertà di pensiero”. Purtroppo la realtà è ben
altra.

Green pass in consiglio comunale: favorevole o contrario?
Se non altro per rispetto delle norme, sembrerebbe che dal 15 ottobre anche i titolari di cariche elettive debbano
esserne in possesso per entrare nei consigli. Al di là della forma, però, chiederò un impegno concreto nella prossima
conferenza dei capigruppo.

Terremoto in Fondazione Città di Senigallia, come vi state muovendo?
Sin da fine agosto abbiamo chiesto una conferenza dei capigruppo per chiarire la situazione. Ad oggi invece stiamo
aspettando la relazione di un cda dimissionario che oramai si è fatto formalmente da parte, eccetto che per l’ordinaria
amministrazione. Difficile da giustificare la posizione del Sindaco, che non si capisce a che gioco stia giocando: è
necessario convocare subito un consiglio straordinario per nominare un nuovo cda, il quale valuterà situazione e come
procedere. Altro non serve, per il bene della Fondazione in primis e non per le solite “valutazioni” del Sindaco, che
decide di non decidere, come sempre.

Eventi estivi e invernali, come giudicate il primo anno?
In questo anno di covid è tutto anestetizzato, ma chiediamo chiarezza sugli eventi principali (Summer e Cater devono
assolutamente restare in città) e soprattutto sulla visione che si ha della nostra città. Siamo la prima città turistica
delle Marche, dobbiamo volare alto e non accettare qualsiasi proposta o evento che arrivino: è necessario alzare il
livello e non navigare a vista, per farlo servono visione, programmazione, e capacità di scelta. Tutte caratteristiche che
in questo anno l’Amministrazione non ha fatto vedere. Non basta ripristinare un doppio senso o rendere carrabile un
ponte, anzi. Serve coraggio e visione.

Il PD invece come si sta muovendo, per il futuro?
E’ necessario somatizzare la sconfitta. Per qualcuno ancora questo non è avvenuto, ma invece bisogna fare il mea
culpa per i tanti errori commessi e parlarne in un prossimo congresso. Le elezioni le abbiamo perse noi, non le ha vinte

il centrodestra: è un dato di fatto. Fatte queste valutazioni, si potrà ripartire parlando soprattutto con le frazioni, le
periferie e con quella base che non era stata più coinvolta nelle scelte importanti.

Dario Romano

Romano contro Pizzi: “Situazione imbarazzante con le piscine e le concessioni delle palestre”

Il capogruppo del Partito democratico contesta l’operato dell’assessore allo Sport e invita a dare “risposte alle ragazze, ai ragazzi, alle famiglie e alle società”
SENIGALLIA – Dopo aver letto l’ennesimo comunicato di un utente insoddisfatto, dopo aver raccolto tanti sfoghi esasperati da parte di ragazzi e famiglie, è necessario mettere un punto e una fine a questa inaccettabile situazione.

Per quanto riguarda le concessioni delle palestre in orario extra-scolastico, l’assessore allo sport Pizzi con una risposta ai limiti dell’incredibile ha dichiarato che la Giunta ha prorogato le scadenze al 31/12. Avete letto bene, 31 dicembre: nel bel mezzo della stagione agonistica. Se dovesse cambiare qualcosa durante l’anno, chi andrebbe a dire alle società sportive che dovrebbero andarsene dall’impianto che utilizzano, da gennaio 2022? Le giustificazioni appaiono ancora più risibili. Al di là dell’emergenza Covid, infatti, si cita come la causa di tutto sia la pianta organica dell’ufficio Sport con riferimento alla “mole di lavoro” e le “tempistiche di lavorazione”. Come se quelle scadenze l’assessore Pizzi non le conosca sin dal primo giorno dell’insediamento, circa un anno fa.

Oltre a questo, ancora più paradossale è la situazione delle piscine, in particolare della piscina delle Saline, che da mesi aspetta di veder partire il project financing per la gestione del Centro Sportivo, con relativi investimenti annessi per centinaia di migliaia di euro. Il Comune invece cosa sta facendo? Continua a gestire in maniera diretta le strutture, con un doppio danno, dato dai mancati investimenti e dalle spese che si continuano a sostenere, fornendo un servizio decisamente inadeguato o addirittura assente. Inoltre, sembrerebbe ci sia in atto una rinegoziazione delle condizioni dell’appalto: condizioni di cui non sappiamo niente come consiglieri comunali, nonostante svariati solleciti posti in essere dall’opposizione. Una situazione connotata da una grave mancanza di trasparenza e coinvolgimento dell’intera assise cittadina.

La Cittadella delle Sport non può più aspettare, si dia il via al progetto quanto prima senza ulteriori indugi con gli investimenti sulla piscina, sui campi da tennis, pista d’atletica, spogliatoi e messa a norma degli impianti.

*Capogruppo Pd in Consiglio comunale – Senigallia

Spazi per le società sportive per l’anno 2021-2022, una interrogazione di Dario Romano

Dario Romano (Pd) ha proposto una interrogazione a risposta scritta sulla concessione di palestre e spazi alle società sportive.

Premesso che da mesi circa 100 società sportive stanno programmando la stagione senza conoscere con esattezza i termini per l’assegnazione degli impianti;

Premesso che queste società hanno dovuto programmare ugualmente i propri corsi e le proprie attività agonistiche senza avere alcuna informazione o supporto dall’assessorato allo Sport; Premesso che, nonostante in passato ci siano stati dei ritardi, non si era mai arrivati a metà agosto in questa situazione di incertezza;

Premesso che sembrerebbe che l’assessore allo Sport riferisca alle società, tramite gli uffici, che la situazione “si sta valutando”;

Tutto ciò premesso si chiede all’assessore allo Sport: – Per quanto ancora l’assessore allo Sport intende valutare l’assegnazione degli spazi alle società sportive, vista l’imminenza degli inizi delle stagioni agonistiche?

da PD Senigallia
www.pdsenigallia.it